Operazione “trasparenza” dei Consorzi sugli affidamenti famigliari

Si è svolta ieri mattina, presso il Comune di Asti, alla presenza del sindaco  Maurizio Rasero, dell’assessore alle Politiche sociali Mariangela Cotto del Comune di Asti, del Presidente del Co.Ge.Sa. Angelo Marengo e del componente del C.d.A. del Co.Ge.sa. Piera Sesia, una conferenza stampa dedicata al tema dell’affido familiare.

All’incontro hanno partecipato i tre enti gestori delle funzioni socio assistenziali della Provincia di Asti: il Comune di Asti,  il consorzio CISA Asti Sud e il Consorzio COGESA Asti Nord.

Durante la conferenza sono state descritte le modalità e gli Enti coinvolti nella definizione dell’affidamento,  che si rivolge a bambini e a ragazzi fino ai diciotto anni, che si trovano in situazioni di instabilità familiare; grazie all’affido, il minore viene accolto presso una famiglia.

Le caratteristiche principali dell’affido sono la temporaneità, perché il bambino viene accolto in un nucleo familiare per un periodo di tempo circoscritto,  il mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e il reinserimento nella famiglia medesima, che è l’obiettivo a cui mira ogni intervento.

L’affidamento dei minori è disciplinato dalla legge n. 184/83, modificata dalla 149/01 che stabiliscono “il diritto del minore” a crescere in una famiglia e tutela i bambini indicando delle soluzioni alternative all’inserimento in struttura. Inoltre, l’articolo 1 della legge n.184/83 stabilisce che il minore abbia diritto di essere educato nella propria famiglia: “Questo è l’obiettivo a cui tendono tutte le unità d’intervento”, ci tengono a sottolineare le responsabili dell’Area Minori dei tre enti coinvolti.